Il cambio della caldaia non è solo un passo verso l’efficienza energetica, ma può anche essere una scelta vantaggiosa dal punto di vista delle agevolazioni fiscali.
Se stai considerando l’opportunità di sostituire la tua caldaia, è fondamentale conoscere le varie agevolazioni disponibili. Da detrazioni fiscali a bonus specifici, esaminiamo in dettaglio le agevolazioni che potresti sfruttare per il cambio della tua caldaia.
Il bonus caldaia: un’opportunità di risparmio
L’agevolazione principale per il cambio caldaia è rappresentata dal bonus caldaia. Questo bonus consente di ottenere una detrazione fiscale che può variare dal 50% al 65% o addirittura raggiungere il 90%, a seconda delle condizioni e dei tipi di interventi effettuati.
È un incentivo significativo per coloro che optano per soluzioni a basso consumo energetico.
Tutte le agevolazioni fiscali ancora attive
Esistono diverse forme di agevolazioni fiscali legate al cambio della caldaia. Tra queste, il bonus mobili ed elettrodomestici, il bonus ristrutturazione, il superbonus e l’ecobonus offrono detrazioni o sconti significativi sulla spesa per il cambio della caldaia. Ognuno di questi bonus ha requisiti specifici e condizioni da soddisfare per poterne beneficiare.
Ad esempio, il bonus mobili ed elettrodomestici offre un incentivo fiscale del 50% su una spesa massima di 8.000 euro entro il 2023, ridotta a 5.000 euro per l’intero anno 2024. Questo bonus è particolarmente rilevante in quanto la sostituzione della caldaia è considerata un intervento di manutenzione straordinaria, purché si garantisca un risparmio energetico. Ciò significa che la spesa può essere detraibile non solo per la sostituzione, ma anche per l’installazione di un nuovo impianto, aumentando le opportunità di risparmio.
Allo stesso modo, il bonus ristrutturazione consente una detrazione fino a un massimo di 96.000 euro per coprire le spese. Tuttavia, è essenziale notare che queste agevolazioni richiedono una certificazione del miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio. La nuova caldaia deve garantire un significativo aumento dell’efficienza energetica per ottenere questo beneficio fiscale.
In aggiunta, il superbonus offre una detrazione fiscale del 90% per l’acquisto o l’installazione della caldaia se effettuato insieme ad altri interventi trainanti. Questi devono mirare al miglioramento di due classi energetiche dell’edificio, offrendo un’incentivazione significativa per chi cerca di ottimizzare l’efficienza energetica complessiva dell’immobile.
Infine, l’ecobonus è riservato all’acquisto di caldaie a condensazione con classe energetica minima A. È possibile risparmiare fino al 65% sul prezzo e sui costi di trasporto e montaggio, a condizione che vengano contemporaneamente installati sistemi di termoregolazione di classe V, VI o VII. Questo incentivo richiede la valutazione da parte di un tecnico abilitato che certifichi il miglioramento della classe energetica attraverso un APE (Attestato di Prestazione Energetica).
Il ruolo della certificazione energetica
Come abbiamo visto, un aspetto fondamentale per usufruire di queste agevolazioni è la garanzia del risparmio energetico. La nuova caldaia deve garantire un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio. È necessario ottenere una certificazione che attesti il miglioramento delle classi energetiche.
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